Museo della confraternita di S. Giuseppe
Travocial,
2013-10-02 07:58:33
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La ricerca, lo studio e la catalogazione degli oggetti del passato risulta essere elemento fondamentale per la valorizzazione del nostro patrimonio storico-artistico. Questo è il senso del progetto voluto da don Michele Lorusso, allora parroco della chiesa di santa Teresa e Direttore Spirituale della Confraternita di san Giuseppe.L'attività nata nel 1992 ha portato alla nascita di un vero e proprio museo lungo i matronei delle suore benedettine di clausura dove si possono ammirare reliquiari, messali, preziosi tessuti, oggetti liturgici, negli stessi luoghi in cui furono utilizzati. Un crocifisso della seconda metà dell'Ottocento in legno con la statua del Cristo in cartapesta veniva utilizzato nelle processioni durante i funerali.Sempre in legno intarsiato e dorato vi è una corona che in passato veniva collocata sul tabernacolo eucaristico e dai cui pendagli scendeva il drappo del conopeo con colori e tessuti diversi a seconda del periodo liturgico. Una sarcofago in legno di color rosa con motivi floreali ed elementi della liturgia funebre risale agli inizi del Novecento com'è testimoniato dalla scritta sulla porticina di apertura: “Loprieno e Lanave intagliatori e indoratori. Bari-1908”.Questo serviva durante le cerimonie funebri per ospitare provvisoriamente le semplici bare delle persone umili. Alla seconda metà del Settecento appartiene un reliquario a cofanetto in legno decorato con motivi floreali e vetro per poter osservare e venerare le reliquie contenute.Bellissima appare al statua di santa Filomena distesa su cuscini rossi e merletti dorati. La teca con la Santa fu trasferita dalla cappella di san Giuseppe al museo della confraternita per volontà di don Michele Lorusso dal momento che il culto della Santa non fu riconosciuto dalla chiesa cattolica.Infine ricordiamo due dipinti raffiguranti l'Addolorata e san Francesco da Paola appartenenti entrambi alla prima metà del Novecento."