Museo del precinema
Travocial,
2014-11-27 13:38:47
2014-11-27 13:38:47
In Prato della Valle, all’ultimo piano del monumentale Palazzo Angeli, è possibile visitare la Collezione Minici Zotti che da molti anni si propone di valorizzare e diffondere la conoscenza delle origini dell’immagine proiettata su schermo. Il museo, voluto dal Comune di Padova, ha dotato la città di “un fiore all’occhiello”, comprende strumenti e giochi ottici, rari materiali iconografici e bibliografici, strumenti musicali e soprattutto un significativo numero di Lanterne Magiche e vetri da proiezione , che documentano l’affascinante viaggio dell’immagine fissa e animata, dal Settecento alla nascita del Cinema. Settori specifici sono dedicati alla fotografia, alla stereoscopia e alle Lanterne Magiche.
La Lanterna Magica è un apparecchio ottico inventato a metà del Seicento, adatto a proiettare su uno schermo piccole immagini dipinte o foto su vetro, ottenendone l’ingrandimento. I vetri da proiezione, vere miniature, possono essere fissi o animati da piccoli e complicati meccanismi. Le serie dedicate all’Astrologia, ai personaggi buffi del Circo, alle apparizioni fantastiche, alle dissolvenze dal giorno alla notte, ai racconti moraleggianti, alle aurore boreali del Polo Nord, alle favole e leggende, presentano i soggetti iconografici di maggior successo del Settecento e dell’Ottocento. La serie dedicata al Grand Tour ci conduce sulle orme del viaggio di formazione che i giovani rampolli delle famiglie nobili europee compivano attraverso l’Europa dell’epoca.
Non mancano i soggetti scientifici con les projections vivantes, i sorprendenti effetti dei “quadri meccanici” con fontane che zampillano, eruzioni vulcaniche, neve, pioggia, lampi, arcobaleno e rare immagini a contenuto erotico, per finire con i Cromatropi, suggestive proiezioni di colori somiglianti ai rosoni delle cattedrali gotiche. Nel 1895 nasce il Cinematografo e la Lanterna Magica, verrà malinconicamente relegata nelle soffitte. Considerata oggi riduttivamente l’antenata del Cinema, ha per secoli offerto ai pubblici dell’epoca quelli che venivano chiamati “Grandiosi Spettacoli”.
Il percorso museale parte dal suggestivo “Campiello delle Meravegge”, che accoglie il visitatore appena arrivato. Nel Settecento per le vie di Venezia, e di tutta Europa, si potevano incontrare strani personaggi che intrattenevano con vedute ottiche e il Mondo Niovo, “l'industriosa macchinetta” che per pochi soldi mostrava “meraviglie tante”, come lo descrive Carlo Goldoni. Come tutte le collezioni private, anche questa riflette il gusto di Laura Minici Zotti, collezionista, “lanternista” nonché direttrice del museo, che da lungo tempo raccoglie oggetti sul Precinema, privilegiando quelli che hanno maggiormente suscitato il suo interesse. Lo scopo del Museo è di avvicinare tutto il pubblico a questo insolito, ma poco noto, aspetto della visione, organizzando mostre itineranti specialmente sulla Stereoscopia e sulle Silhouette. La prossima mostra sarà sul Teatro d'Ombre francese. Lo spettacolo di ombre ritagliate su zinco, nasceva a Parigi, nel Cabaret du Chat Noir, un celebre locale adibito a spettacoli, a partire dal 1881.