Area archeologica di Aequum Tuticum
Travocial,
2016-04-12 13:46:14
2016-04-12 13:46:14
Sullo spartiacque appenninico in località Sant’ Eleuterio di Ariano Irpino, sono visitabili i resti dell’antico centro di Aequum Tuticum, nodo viario, da cui si irradiavano numerose strade che collegavano da nord a sud il Sannio con la Campania, e da est ad ovest il versante tirrenico con quello adriatico. In età repubblicana, una via Aemilia collegava Aequum Tuticum con Fioccaglia di Flumeri ed Aeclanum. Nel 109 d.C. il centro viene attraversato dalla via Traiana e successivamente dalla Herculia. Nonostante che il toponimo Aequum Tuticum alluda a un insediamento sannitico, la fase più antica attestata dagli scavi è riferibile all’età imperiale.
L’emergenza più rappresentativa è costituita da un edificio termale databile al I sec. d.C., il cui ambiente centrale era decorato con un pavimento a mosaico con tessere bianche e nere, con motivo a pelte.
Alla seconda metà del II sec d.C. si riferiscono una serie di ambienti disposti a schiera interpretabili probabilmente come horrea (magazzini) o tabernae (botteghe).
Nella zona retrostante ad essi è emerso un grande ambiente rettangolare, verosimilmente pertinente a una villa con un pregevole pavimento musivo policromo,con un complesso motivo ornamentale.
Il vicus presenta una continuità abitativa che si attesta almeno sino alla metà del IV sec. d.C., quando fu colpito dal terremoto del 346 d.C., a cui seguì una ripresa dell’attività edilizia, documentata dall’ambiente mosaicato. In età tardo-antica altomedievale riporta il nome di S.Eleuterio, da identificare con il martire romano molto venerato a Roma nell’VIII sec. d.C..
L’insediamento di epoca medievale appare suddiviso in isolati raccolti intorno ad un cortile dotato di un pozzo. Tali ambienti inglobano e si sovrappongono alle strutture di età romana e tardo-antica, cambiandone l’orientamento (ruotano di 45°).
Dallo studio della classe ceramica medievale (invetriata, smaltata e graffita), si è potuto ipotizzare una presenza abitativa che va dal XIII fino al XIV secolo,quando il luogo viene ancora una volta sconvolto da un evento sismico.