Area archeologica della Basilica romana di Brescia
Travocial,
2012-10-15 08:53:35
2012-10-15 08:53:35
Gli edifici lungo il lato settentrionale di piazza Labus rappresentano l'esito di una lunga serie di modifiche e adattamenti dei corpi di fabbrica che tra Medioevo e XVII secolo si erano addossati ai ruderi della Basilica romana. Ancora oggi sono ben leggibili nel prospetto del palazzo parti della facciata meridionale del grande complesso pubblico progettato in età flavia a chiusura del Foro, del quale costituiva una sorta di ingresso monumentale. L'edificio, destinato alle più importanti attività civili della comunità, era circondato da portici e si contrapponeva frontalmente al santuario collocato a nord, sotto le pendici del Colle Cidneo; ad esso lo collegavano numerose affinità stilistiche, come le decorazioni architettoniche e gli apparati decorativi pavimentali.La fronte della Basilica presentava un sistema armonico di aperture, tre portali e dodici finestre, tra paraste corinzie su basi attiche. I capitelli, tra i pochissimi visibili in situ a Brescia con quelli del Capitolium e del Foro, composti da due corone di foglie d'acanto, sorreggono un architrave a varie fasce decrescenti e aggettanti, con decorazioni vegetali, ad astragali e perline che ricorrono anche sul fregio che sovrasta le porte e sulle cornici. Il pavimento interno dell'unica grande aula rettangolare era in lastre di marmo bianco e grigio composte secondo uno schema reticolare per grandi quadrati; schema simile per il pavimento del portico esterno, caratterizzato però da un modulo più serrato e dai colori in sequenza invertita. I rivestimenti parietali dell'interno, in contrasto con la solenne sobrietà cromatica dei pavimenti, erano vivaci composizioni di lastre policrome, di marmi greci ed asiatici: su questo sfondo risaltavano le statue, le mense, le fontane, le iscrizioni onorarie. La Basilica di Brixia appartiene ad una tipologia di transizione tra i tipi più antichi ed aperti e quelli più tardi e chiusi, ed è un monumento originale per la facciata porticata, per la vasta luminosità dell'interno, per il carattere di grande galleria coperta. All'interno dell'area archeologica, a cui si accede dal civico 3, attraverso la sede della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, sono visibili, oltre a parti significative dell'antico edificio flavio e del più antico assetto di età giulio-claudia della piazza, anche muri di epoca medievale che riutilizzano nelle fondazioni e negli alzati elementi architettonici di spoglio del monumento romano, e vari materiali provenienti dallo scavo del sito tra i quali una grande base onoraria con dedica a Nonio Macrino ed altri reperti di varie epoche, dalla preistoria all'Ottocento.