Villa San Marco
Travocial,
2015-05-19 09:06:47
2015-05-19 09:06:47
La villa, il cui nome convenzionale deriva da un’antica cappella costruita nella zona nella seconda metà del Settecento, fu edificata sul bordo della collina che forse franò in parte già al momento dell’eruzione, trascinando con sé l’estremità settentrionale degli ambienti disposti sul fronte Nord. L’organizzazione planimetrica dell’edificio si sviluppa secondo un duplice orientamento: la maggior parte del complesso asseconda l’andamento della collina, con gli ambienti più rappresentativi in posizione panoramica sul mare. Il settore termale segue invece l’orientamento dell’impianto urbano, come si evince dai rilevamenti di Carlo Weber del 1759. La villa venne edificata nella prima età augustea, per poi essere modificata a più riprese nel corso del I secolo d.C., in particolare durante l’età claudia. Le strutture visibili sono state gravemente compromesse dal sisma del 1980, che ne ha reso necessari massicci interventi di restauro. Attualmente si entra da un vestibolo che immette nell’atrio, in cui è collocato il larario, con decorazione a finto marmo. L’area destinata ai bagni si annette al resto della costruzione con un asse differente, dovuto alla presenza di una strada che ne ha condizionato l’orientamento. La successione degli ambienti è quella tipica, che dispone in sequenza frigidarium, tepidarium e calidarium rispettivamente per i bagni di acqua fredda, tiepida e calda). Una grande porzione della superficie della villa è occupata, inoltre, dal giardino che si distende a partire da un monumentale ninfeo, sovrastante un corridoio anulare e decorato con raffinatissimi mosaici parietali. Di altissimo livello è l’affresco che decora la diaeta (sala per il riposo) al termine del portico laterale orientale, con rappresentazione di Perseo e Cassandra.