Museo astronomico geofisico di Modena
Travocial,
2013-04-23 10:00:24
2013-04-23 10:00:24
Il museo del Dipartimento universitario di Scienze dell'Ingegneria si colloca nella sede storica dell'Osservatorio Geofisico, nella torre sud-orientale del Palazzo Ducale di Modena. Sorto nel 1936, con il suo patrimonio di strumenti astronomici e ottici, carte geografiche e libri scientifici, cimeli e quaderni di osservazioni, documenta il tipico ambiente di studio scientifico del secolo scorso. L'antica Specola custodisce fra la propria strumentazione per lo studio dei fenomeni atmosferici ed astronomici alcune apparecchiature di particolare importanza e qualità. Meritevole di segnalazione è anche una carta lunare del XVII secolo, approntata dall'astronomo e matematico modenese Geminiano Montanari.Benché l'interesse per l'astronomia a Modena abbia radici nel XVI secolo, la nascita di un istituto di studi astronomici e geofisici si concretizzò solo nel corso dell'Ottocento, grazie anche agli studi di ottica condotti da Giambattista Amici. Istituito formalmente da Francesco IV nel 1826, l'Osservatorio Astronomico venne affidato alla direzione di Giuseppe Bianchi che, accanto alle osservazioni astronomiche condotte con strumenti raffinati, attivò i rilievi dei dati meteorologici. Lo sviluppo economico di cui beneficiò la città nel corso del XIX secolo influì sull'evoluzione dell'Osservatorio. Dopo il 1863, durante la direzione di Domenico Ragona, l'attività dell'Istituto si orientò verso le misure meteorologiche e le osservazioni terrestri. La nuova denominazione di Osservatorio Geofisico, assunta nel 1892 e conservata a tutt'oggi, sancisce questo mutamento di indirizzo, cui conseguì una sostanziale modificazione dell'attrezzatura. Nel corso del Novecento ha incrementato la propria attività, rimettendo non solo in efficienza gli strumenti astronomici, ma adeguando le ricerche geofisiche e meteorologiche al continuo perfezionamento scientifico. Tra i più interessanti strumenti presenti nel patrimonio museale si segnalano il cannocchiale di Fraunhofer del 1821, i telescopi costruiti dal celebre astronomo modenese Giovan Battista Amici nel 1815 e, dello stesso anno, il cerchio meridiano di Reichenbach ed Erfel, il comparatore di Perreaux, l'evaporigrafo e il pluviometro di Domenico Ragona, il globo celeste di Delemarche risalente al 1847.