Museo Cervi
Travocial,
2012-12-12 08:54:02
2012-12-12 08:54:02
Il museo ha sede nella casa colonica che fu abitata dalla famiglia dei sette fratelli Cervi, fucilati il 28 dicembre 1943 per la loro attività antifascista. In questa casa ha vissuto, fino alla sua morte avvenuta nel 1970, il padre Alcide che ha raccontato, per tutta la vita, agli innumerevoli visitatori la vicenda dei figli, testimoniandone i valori. All'interno dell'edificio, diventato un emblema della Resistenza italiana, si custodisce un interessante patrimonio costituito da oggetti conservati dalla famiglia Cervi e da donazioni successive di enti pubblici, associazioni e privati cittadini nel corso delle visite effettuate a questo luogo. Il museo si propone come luogo di conservazione e valorizzazione della storia del Novecento, in particolare del ruolo dei contadini nella rinascita del paese.Nel 1972 si è costituito l'Istituto intitolato alla memoria di Alcide Cervi. Tre anni dopo, l'Amministrazione Provinciale di Reggio Emilia ha acquistato l'intero podere per dare vita al museo. L'attuale percorso espositivo, rinnovato nel 2001, si sviluppa su tre sezioni principali: "Il lavoro contadino", "L'antifascismo e la Resistenza" e "Una famiglia nella memoria". La prima parte presenta i Cervi come famiglia contadina, attraverso attrezzi e utensili raggruppati per aree tematiche (il lavoro dei campi, la filatura, la tessitura, l'apicoltura). Si segnala all'ingresso l'esposizione del celebre trattore con sopra il 'mappamondo' (1939). La seconda sezione è dedicata alla lotta antifascista, da un inquadramento politico e sociale nel reggiano all'azione dei Cervi, le testimonianze sono affidate per lo più ad elaborazioni grafiche e video. Nella terza sezione, dedicata alla costruzione della memoria della famiglia Cervi nell'Italia del dopoguerra, sono raccolti oggetti donati al museo dai visitatori nel corso di questi decenni e testimonianze video. Si prosegue la visita nella parte abitativa della casa in cui vissero i Cervi, composta dalla cantina, cucina e stanze da letto, in questi ambienti sono stati recuperati il modesto mobilio originale e oggetti d'uso quotidiano. Al termine del percorso sii trova la Quadrisferia, un'installazione multimediale innovativa che offre al visitatore un'esperienza di immagini, suoni ed emozioni a 360°. Si segnala inoltre la presenza di una biblioteca dedicata all'agricoltura e del recente Parco Agroambientale, percorso naturalistico guidato in una parte del podere dei Cervi, che mostra e illustra biodiversità della media pianura padana, sviluppo agricolo recente e prospettive produttive.