Duomo di San Flaviano
Travocial,
2013-04-26 18:13:56
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Perno dell'assetto urbanistico della città rinascimentale di Giulia, ricostruita a partire dal 1470-71 dal duca Giulio Antonio Acquaviva d'Aragona che le diede il suo nome, sul modello delle più moderne innovazioni tanto da far pensare alla paternità dell'Alberti o di Francesco di Giorgio Martini per l'ideazione del piano di fondazione, il duomo di San Flaviano è una delle strutture più interessanti dell'architettura quattrocentesca lungo il medio Adriatico. Costruita a partire dagli anni Settanta del XV secolo fino agli anni Trenta del Cinquecento, la collegiata è un caratteristico tempio a pianta centrale interamente in cotto. L'esterno presenta un alto tamburo ottagonale scandito da paraste e beccatelli sormontato da un altro più basso percorso da un cornicione a dentelli e finestre. Sormonta il tutto un'alta cupola con lanternino rivestita di embrici in terracotta che andarono a sostituire quelle azzurre smaltate nel corso degli interventi scellerati del secondo dopoguerra. L'interno infatti, un tempo barocco, oggi si presenta scandito da otto nicchioni con altari e opere contemporanee degli scultori Venanzo Crocetti e Renato Coccia. Si conservano nel duomo anche importanti oggetti di oreficeria tra cui spicca l'urna con i resti del patrono Flaviano in argento dorato, con i ritratti dei duchi Acquaviva e festoni all'antica, della fine del Quattrocento e il trecentesco braccio di San Biagio del maestro Bartolomeo di Paolo da Teramo.