Santuario Maria Santissima dello Splendore
Travocial,
2013-04-30 10:15:57
2013-04-30 10:15:57
Posto non molto fuori dalle mura della rinascimentale Giulia, sulla sommità del colle imperatore che guarda l'Adriatico, il luogo di culto mariano con annesso monastero dei Celestini, poi passato nell'Ottocento ai cappuccini, è testimoniato almeno dagli inizi del Quattrocento. La fondazione del santuario, meta di numerosi pellegrinaggi, si deve alla miracolosa apparizione della Vergine circonfusa di luce e in abiti tradizionali del posto, assisa su un ulivo ad un umile taglialegna di nome Bertolino della vicina Cologna. L'antica chiesa barocca venne distrutta e ricostruita a partire dagli anni Trenta in forme neoromaniche conservando tuttavia la fisionomia porticata. L'interno, completamente rivestito di pitture con storie di Maria, conserva all'altare maggiore la piccola statua miracolosa della Madonna dello Splendore, scultura lignea del XIV-XV secolo. Nel coro sono visibili le quattro tele seicentesche del napoletano Giacomo Farelli, un tempo sugli altari della chiesa cinquecentesca. In sagrestia una pregevole pala con l'Incoronazione della Madonna della scuola del Veronese e un tabernacolo dei fratelli cappuccini Maragoni. Nel chiostro del convento vi sono le piscine e le fontane della sorgente fatta scaturire dalla Vergine al momento dell'apparizione. Negli ultimi anni il complesso si è arricchito anche di una via Crucis bronzea a grandezza naturale dello scultore Ferretti, allievo di Pericle Fazzini.