Museo archeologico nazionale di Gioia del Colle
Travocial,
2016-03-21 12:48:15
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Parte integrante della visita al monumentale castello di Gioia sono le sale del Museo Archeologico dove è presente una sistematica esposizione dei numerosi corredi delle necropoli di Monte Sannace e Santo Mola che coprono un ampio arco cronologico: dall’inizio del VI al III/II sec. a.C.. Vasi geometrici e figurati, armi in bronzo, fibule e statuine fittili definiscono la consueta composizione dei corredi funerari del glorioso centro indigeno ma anche delle più ampie comunità peucete.Il Museo archeologico nazionale di Gioia del Colle è situato nelle sale al pian terreno del castello normanno-svevo e raccoglie i reperti archeologici provenienti dagli scavi nelle aree di Monte Sannace e Santo Mola, che hanno portato alla luce un insediamento di antichi Peucezi.StoriaUn museo comunale era stato originariamente ospitato nell'ex convento di San Francesco, in piazza Plebiscito, quando nel 1959 la Soprintendenza alle antichità della Puglia e del Materano aveva dato il benestare alla istituzione di un museo che raccogliesse i reperti provenienti dagli scavi effettuati nelle aree di Monte Sannace e Santo Mola nel periodo compreso tra 1940 e il 1953. In seguito ad ulteriori campagne di scavo nel sito di Monte Sannace, viene istituito nel 1977 il Museo archeologico nazionale, che viene allestito in due sale al pian terreno del castello normanno-svevo. Successivamente alcuni reperti provenienti dagli scavi a Murgia San Francesco hanno arricchito la collezione del museo.Parte del materiale rinvenuto a Monte Sannace si trova nel Museo archeologico provinciale di Bari, in quello di Taranto e in altri musei. Altri reperti, provenienti da scavi clandestini, sono sparsi per il mondo o fanno parte di collezioni private.CollezioneI reperti esposti risalgono al Neolitico e all'Età del bronzo e del ferro. Gli oggetti in esposizione comprendono vasi geometrici e figurati, armi e oggetti in bronzo, fibule e ornamenti personali, statuine fittili, che componevano i corredi delle sepolture; ceramica d'uso domestico e da mensa, pentole, fornelli, macine e utensili vari, riferibili alla vita quotidiana e alle attività dell'antica popolazione. Fra gli oggetti in esposizione, inoltre, alcuni bronzi che costituivano parte dell'armatura di guerrieri del V secolo a.C. (un elmo di tipo corinzio e un omerale).fonte dati: Wikipedia