Altare di Monte d’Accoddi
Travocial,
2016-03-14 14:31:08
2016-03-14 14:31:08
L'altare di epoca prenuragica, situato ai margini di un pianoro, costituisce un monumento unico non solo in Sardegna, ma in tutto il Mediterraneo occidentale. La sua struttura, composta da una grande terrazza di forma tronco-piramidale, a cui si accede con una luga gradinata trapezoidale, richiama infatti le ziqqurat mediorientali del III millennio a.C. L’edificio si sovrappone ad una precedente struttura che presentava, sulla sommità della terrazza, il cosiddetto “tempio rosso”, un sacello rettangolare intonacato e dipinto prevalentemente di rosso ocra, del quale si conservano ancora il pavimento e, parzialmente, il muro perimetrale. Questa struttura, , di notevoli proporzioni, fu edificata in una fase avanzata della cultura di Ozieri (3200-2800 a.C.), al centro di un villaggio sviluppatosi nel pianoro a partire dalla seconda metà del IV millennio a.C. La distruzione dell’edificio rese necessaria, Intorno al 2 800 a.C.. la costruzione di una nuova struttura, appunto quella che oggi vediamo. L’edificio conservò la sua funzione religiosa per diversi secoli sinchè venne abbandonato. Intorno al 1800 a.C. ormai in rovina, venne utilizzato saltuariamente per le sepolture..L’area archeologica comprende anche i resti di un villaggio nuragico (XV-X secolo a.C.) e di una necropoli con tombe a domus de janas.