Museo della pesca del Lago Trasimeno
Travocial,
2012-06-19 06:17:32
2012-06-19 06:17:32
Il Museo della Pesca si trova lungo la via principale del caratteristico borgo di San Feliciano che sorge sulle sponde del lago Trasimeno.
Nelle sale del museo si illustra l’origine e l’evoluzione del Trasimeno che ebbe origine circa un milione e settecentomila anni fa quando, in seguito a movimenti tettonici, si creò una depressione nel livello del suolo in cui si raccolsero le acque. Nel corso dei secoli la linea della riva subì variazioni notevoli per evitare le quali, nel XV secolo, Braccio da Montone, fece realizzare un emissario artificiale. Nel XX secolo venne poi realizzato un secondo emissario dallo sfruttamento eccessivo del quale deriva il notevole abbassamento del livello lago avvenuto negli ultimi anni.
Il percorso si articola in quattro grandi sale (alba, mezzogiorno, pomeriggio, sera) dedicate alle tecniche della pesca dalla preistoria al periodo attuale; interessanti a tale proposito i pesi da rete in terracotta per reti da posta e a strascico risalenti all’età del Bronzo ed al periodo etrusco-romano o le esche in pietra sempre di epoca preistorica; tra gli acquarelli va citato quello di Elio Pasquali che rappresenta la tecnica di pesca detta “gorro” eseguita con una grande rete a strascico e quello che riproduce la lavorazione delle piante palustri, che, sino a pochi decenni orsono, venivano utilizzate per realizzare reti, ceste e corde per la pesca, oltre che per alcuni tipi di lavori artigianali come l’impagliatura delle sedie e il rivestimento di damigiane e fiaschi.
Lo sviluppo della pesca lacustre seguì le vicende della diffusione del Cristianesimo. A partire da quest’epoca infatti si vennero sperimentando nuove tecniche di pesca con impianti fissi per sopperire alla maggiore richiesta di pesce che proveniva dalla città di Perugia in particolare durante il periodo della Quaresima.
Seguono l'esposizione di strumenti utilizzati per la pesca, una sala multimediale a forma di barcone e due grandi acquari che documentano la fauna ittica che oggi popola il lago.