Museo della casa contadina di Corciano
Travocial,
2012-06-19 06:34:05
2012-06-19 06:34:05
Il Museo è nato nel 1976 grazie alla passione di alcuni cittadini e della locale Pro Loco, alla cui iniziativa si deve la ricerca e la raccolta di oggetti legati al lavoro dei campi e alle attività domestiche e artigianali.
Ulteriori donazioni hanno nel tempo arricchito la collezione, impedendo la dispersione di un patrimonio che testimonia il passato agricolo di Corciano, oggi investito, al pari di numerosi altri centri della regione, da un imponente sviluppo industriale. Pur ispirandosi alle condizioni di vita di una famiglia che risiedeva all’interno delle mura cittadine, il Museo documenta il più ampio contesto rurale in cui si svolgeva il lavoro contadino e l’economia di sussistenza ad esso collegata. Gli ambienti in cui sono custoditi gli oggetti domestici e gli attrezzi agricoli ricostruiscono infatti quelli di una tradizionale casa contadina: il fondo-stalla, il granaio, la cucina e la camera da letto.
Nel fondo, insieme ad oggetti che solitamente corredavano una tipica cantina rurale (la botte, il “bigoncio”, i fiaschi), è sistemato il manufatto di maggior rilievo della raccolta corcianese, un telaio ligneo corredato dagli accessori per le attività di tessitura-filatura (fusi, naspi, conocchie e rocche). Nella cucina, dominata dal focolare attorno al quale si svolgevano le principali attività domestiche, e al contempo fulcro della vita sociale della casa, sono esposti un versatoio, l’“ascina” per il bucato e la madia, un rustico mobile di legno utilizzato per la preparazione del pane. La camera è arredata da un letto in ferro su cui si trova il tradizionale saccone di foglie che serviva da materasso. Vi sono inoltre esposti il “prete”, il “girello” per i bambini, il lavamano, lenzuola e asciugamani ricamati.
Una serie di foto d’epoca e di immagini sacre contribuisce alla ricostruzione dell’ambiente sociale e religioso della società contadina dell’Ottocento corcianese.