Museo dell’accademia di belle arti
Travocial,
2012-12-05 05:29:10
2012-12-05 05:29:10
L'Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia nasce, seconda dopo Firenze, come Accademia del Disegno fondata nel 1573 dal pittore Orazio Alfani e dall'architetto e matematico Raffaele Sozi.
Dal 1901 ha sede nell'antico Convento di San Francesco al Prato, luogo prestigioso accanto all'Oratorio di San Bernardino di Agostino di Duccio, che dal 1974 è anche la sede espositiva delle prestigiose raccolte d'arte, ordinate in tre sezioni: Gipsoteca (o galleria dei gessi); Galleria dei Dipinti; Gabinetto dei Disegni e delle Stampe.
Il primo nucleo delle collezioni si forma con i monumentali Gessi michelangioleschi (Aurora, Giorno, Crepuscolo, Notte), calchi dalla cappella Medicea di Firenze nel complesso della Basilica di San Lorenzo, eseguiti e donati nel Cinquecento dal perugino Vincenzo Danti. In epoca napoleonica entrano nel patrimonio accademico le opere delle soppresse compagnie religiose, primo nucleo di quella raccolta d'arte che diventerà la Galleria Nazionale dell'Umbria. Dopo l'Unità d'Italia, l’Accademia è guida e motore artistico della creatività dell’Umbria e incrementa le sue collezioni con donazioni di enti e di privati e specialmente degli artisti e degli accademici.
Dopo una chiusura dovuta al terremoto del 1997, il Museo dell’Accademia è stato riallestito nella stessa sede secondo criteri moderni e razionali: espone oltre duecento opere della sua collezione con la stessa articolazione in Gessi, Dipinti, Disegni e Stampe e prevede spazi per mostre temporanee.
Fra i gessi, eccezionali per fattura e varietà, si distinguono il gigantesco Ercole Farnese, Le Tre Grazie di Antonio Canova, copia originale donata dall'artista, Il Laocoonte, Il Pastorello di Bertel Thorvaldsen, Il pugilatore Damòsseno di Canova, Amore e Psiche.
Fra i dipinti spiccano Autoritratto con pappagallo di Mariano Guardabassi, e quadri di Annibale Brugnoli, Domenico Bruschi, Armando Spadini, Mario Mafai, Alberto Burri, Gerardo Dottori.