Pozzo etrusco
Travocial,
2012-06-19 05:56:25
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È inglobato nei sotterranei del seicentesco palazzo Bourbon-Sorbello situato all’estremità orientale di piazza Danti, ai piedi della parte più elevata del centro di Perugia, chiamata Monte di Porta Sole, corrispondente in antico all’acropoli della città.
Rappresenta la più monumentale tra le infrastrutture idriche della città. Costruito in epoca etrusca con la duplice funzione di pozzo e cisterna, era posto lungo il principale asse viario est – ovest, che collegava l’arco dei Gigli a porta San Luca. La sua visita trova essenziale complemento in quella della cinta muraria, che offre un’ulteriore testimonianza dello sviluppo urbanistico raggiunto da Perugia in epoca etrusca.
Realizzato con lo stesso travertino della cinta muraria, è scavato nel cosiddetto “tassello mandorlato”, conglomerato tipico della città. E’ costituito da una canna cilindrica profonda oltre 30 metri, dal diametro massimo di 5,60 metri, che si riduce ad imbuto nel settore inferiore. Presenta una copertura formata da due capriate, ciascuna costituita da quattro grandi blocchi di travertino, due orizzontali e due obliqui, sorretti da una chiave di volta centrale. Tale sistema, che trova strette affinità tecniche con la cisterna di via Caporali situata al capo opposto della città, serviva a sostenere una pavimentazioni a lastroni di travertino in cui doveva essere ricavata la bocca di attingimento dell’acqua. L’opera, la cui centralità e monumentalità non lasciano dubbi sulla sua destinazione pubblica, è datata al III secolo a.C., sulla base delle somiglianze tecniche riscontrate con la cinta muraria.
La capacità massima calcolata ammonta a 424.000 litri, risultando la più grande tra i vari pozzi e cisterne della città, anch’essi in uso fino alla costruzione del primo acquedotto pubblico del XIII secolo.