Villa Magherini Graziani e Museo archeologico dell
Travocial,
2012-06-19 05:37:44
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Splendido esempio di villa nobiliare tardo rinascimentale, il Palazzo Magherini Graziani sorge a metà collina in aperta posizione panoramica dominante la Valle del Tevere. La villa fu fatta costruire da Carlo Graziani, esponente della famiglia tifernate di origine toscana, agli inizi del Settecento incaricando l’architetto Antonio Cantagallina.
E’ la torre altana con i suoi 17 metri a dominare sul complesso architettonico a pianta quadrangolare su tre piani. Elegante la loggia centrale della facciata principale che si sviluppa dal secondo fino al terzo livello con le sue arcate sorrette da esili colonnine secondo uno stile che richiama, quello vasariano del Castello Bufalini. La facciata è scandita da una serie di lesene e cornici. Il piano terra è decorato ad archi murati al cui centro si aprono finestre e nicchie ovali evocando la regolarità di un portico. Dall’ingresso laterale si accede alla galleria carraia, voltata a botte che attraversa per intero il corpo dell’edificio. Al centro della galleria, lungo l’asse principale del complesso, si aprono l’atrio a piano terra e la loggia col salone di rappresentanza, al primo piano. A sinistra il complesso è completato dalla casa colonica e a destra dalla cappella a navata centrale dedicata alla Madonna di Loreto.
Le aree verdi sono delimitate da un perimetro pentagonale murato; sull’asse centrale dell’edificio, si allineano il giardino all’italiana sul fronte con fontana centrale e siepi in bosso e l’esedra sul retro. Oltre l’esedra, si sviluppa il parco di lecci.
La villa è di proprietà comunale. La casa colonica è sede sia di una foresteria con locali che ospitano attività socio-culturali, sia la sede operativa per le campagne di scavo della Villa di Plinio Il Giovane della Soprintendenza archeologica dell’Umbria , delle Università di Perugia e di Alicante (Spagna).
Vi è infatti in fase di allestimento, un museo archeologico della sopracitata villa sistematicamente indagata dal 1986. Al primo piano saranno illustrati gli scavi della struttura attraverso plastici e ricostruzioni tridimensionali, nonché esposti gli oggetti riportati alla luce. Al pianterreno verrà documentata la storia del paesaggio dell'Alta Valle del Tevere, con particolare riguarda al sistema agricolo e di centuriazione di cui la villa era uno dei capisaldi.