Museo archeologico e Pinacoteca comunale di Todi
Travocial,
2012-06-19 05:45:32
2012-06-19 05:45:32
Il museo si trova a Todi sul lato orientale di piazza del Popolo, una delle più belle piazze d'Italia, fulcro politico e religioso della città.
Il museo ha sede all'ultimo piano dei palazzi del Podestà e del Capitano del Popolo che furono uniti da un cavalcavia in epoca seicentesca. Il palazzo del Podestà è detto del Comune e fu iniziato nel 1213 su modello dei palazzi comunali dell'Italia settentrionale. Il palazzo del Capitano del Popolo risale al 1293 e la sua costruzione si protrasse fin oltre il 1301.
Il museo venne istituito nel 1871 e trovò inizialmente sede nella sala del Capitano, oggi sala del Consiglio, nel palazzo del Capitano. Riordinato e riaperto al pubblico nel 1997, il percorso al suo interno prevede inizialmente la visita al museo della città che comprende oggetti che illustrano le fasi salienti della storia tuderte. Seguono cinque sezioni tipologiche.
Nella prima, quella archeologica, sono presentate ceramiche attiche a figure rosse e nere, oggetti adibiti ad uso domestico o ad ornamento femminile e bronzetti votivi, testimonianza degli stretti legami commerciali tra Todi e la vicina Volsinii (Orvieto).
La seconda sezione, quella numismatica, comprende monete preromane, greche, romane repubblicane e imperiali, ostrogote, bizantine, medievali e moderne, per un totale di 1475 esemplari di cui 130 pezzi realizzati dalla zecca di Tuder.
Segue la sezione dei tessuti, ove sono esposti paramenti sacri e manufatti artigianali di varie epoche e provenienze.
La sezione della ceramica, che comprende vasellame, prevalentemente di uso comune, che va dall'VIII al XVIII secolo, è ospitata in una splendida sala decorata con i ritratti degli uomini illustri di Todi, un affresco della città con il suo territorio di Pietro Paolo Sensini e la leggenda della fondazione della città del fabrianese Ignazio Mei.
In Pinacoteca, oltre alla grande pala d'altare di Giovanni di Pietro detto lo Spagna, uno dei più importanti discepoli del Perugino, raffigurante L'Incoronazione della Vergine, si conservano numerose tele seicentesche che documentano i diretti rapporti tra la cultura figurativa locale e Roma.