Museo archeologico Eno Bellis
Travocial,
2014-11-27 17:33:52
2014-11-27 17:33:52
Il Museo Archeologico Eno Bellis di Oderzo, istituito nel 1876 e inaugurato ufficialmente il 30 dicembre 1881, ha sede nella Barchessa di Palazzo Foscolo. La sede attuale accoglie, dal 1999, le collezioni del Museo, il cui nucleo originale è costituito dalle donazioni di numerose famiglie opitergine; nelle già ricche collezioni sono inoltre confluiti ingenti quantitativi di materiali di proprietà statale rinvenuti negli scavi archeologici condotti negli ultimi trent’anni in città.
L'esposizione museale segue un ordine cronologico e prende avvio al primo piano con i reperti di epoca preromana provenienti da Oderzo e dal territorio circostante. Di notevole interesse sono la coppia di elementi decorativi zoomorfi in terracotta, i frammenti di ceramica attica di importazione e le testimonianze di scrittura venetica. Tra i reperti relativi alla necropoli e al culto spiccano una raccolta di bronzetti comprendenti guerrieri in assalto, un cavallino e alcune lamine votive figurate. Il precorso si è recentemente arricchito dell'esposizione della tomba 49 della necropoli meridionale dell’Età del Ferro, che conteneva lo scheletro di un cavallo disposto in perfetta connessione anatomica e gli elementi in ferro e bronzo della sua bardatura. Il percorso prosegue, sempre al primo piano, con la sezione romana, che presenta la ricostruzione in scala reale di alcuni drenaggi di anfore.
Al piano terra segue la sezione dedicata ai reperti lapidei per lo più appartenenti a monumenti funerari, provenienti da Oderzo e dall’opitergino. Un’esposizione tematica introduce i diversi aspetti della vita con la presentazione di materiali di diverso tipo: monete, materiali in uso in ambito edilizio, pesi da telaio, materiali relativi a sepolture e un buon numero di balsamari in vetro. Ricca è la collezione di bronzi, che include figurine raffiguranti divinità, elementi decorativi e di ornamento personale. La visita si conclude con l’esposizione dei mosaici policromi tardoantichi, che comprendono i cosiddetti mosaici "della caccia", "di Romanus" e "del coppiere". Le aree archeologiche di Oderzo si inseriscono e completano l’itinerario di visita le aree archeologiche, testimonianza del ricco passato di Oderzo. Gli scavi degli ultimi trent’anni hanno infatti permesso di ampliare il quadro delle conoscenze di alcune aree della città antica, nelle loro diverse stratigrafie.
Quattro i siti principali di Oderzo, parte del percorso musealizzato: l’area del Foro Romano, con i resti di un complesso forense di Età Augustea e la Domus di via Mazzini; l’area delle ex-carceri, situata all’interno di un ristorante; l’area di via dei Mosaici e l’area tra Piazza Grande e Piazza Castello.