Museo dell'Osservatorio vesuviano
Travocial,
2012-02-26 08:07:41
2012-02-26 08:07:41
Fin dalla sua fondazione, nel 1841, l’Osservatorio Vesuviano è stato meta non solo degli studiosi, ma anche di visitatori locali e stranieri.
Attorno al 1970 in seguito alla costruzione poco più a valle di un edificio più consono alle esigenze della ricerca moderna, la cosiddetta sede storica diviene naturalmente il luogo destinato alla conservazione delle preziose collezioni mineralogiche, strumentali e artistiche, oltre che di una ricca biblioteca storica.
Il Museo è sede di una mostra permanente che conduce il visitatore attraverso un affascinante percorso nel mondo dei vulcani. Si parte dalla descrizione dei vari tipi di eruzioni e della loro pericolosità, per giungere all’osservazione in tempo reale dei dati sismici e geochimici registrati dalla rete di sorveglianza dell’Osservatorio Vesuviano. Tutto ciò con l’ausilio di filmati, illustrazioni, collezioni di rocce e minerali, strumenti storici, libri e dipinti.
Il Museo ospita antichi strumenti scientifici, utilizzati da scienziati e ricercatori nel corso dei secoli, alcuni dei quali sono di eccezionale importanza storica, come il sismografo di Luigi Palmieri. Una parte di questi strumenti è esposta nelle sale Mercalli e Wiechert della Mostra.
Dal 2009 la palazzina di servizio costruita negli anni ’70 del secolo scorso, dopo il trasferimento a Napoli della sala di monitoraggio e del personale di ricerca, ospita la mostra “Vulcanica – percorso multimediale nel mondo dei vulcani”. Attraverso pannelli esplicativi sui vulcani italiani, contributi audiovisivi, un tavolo multimediale e una saletta di proiezione per filmati 3D, l’esposizione guida il visitatore attraverso i vulcani attivi in Italia, la loro pericolosità e le tecniche di monitoraggio applicate alla sorveglianza dei fenomeni precursori delle eruzioni.