Museo della vite e del vino "F. Pizzamiglio"
Travocial,
2012-12-11 11:02:00
2012-12-11 11:02:00
Il Museo della Vite e del Vino, costituito nel 1995, si trova in una struttura dove si è cercato di ricreare l’ambiente di una vecchia cantina. Realizzato con l'obiettivo di far conoscere le vecchie tecniche di produzione del vino, ospita sotto un portico e in due sale circa duecentocinquanta pezzi reperiti nella provincia di Piacenza e risalenti al periodo compreso tra la fine del 1800 ed il 1930. Dispone di una biblioteca specializzata costituita da circa 900 volumi, appartenenti al periodo compreso tra i sec. XVIII e XX.Il percorso espositivo è articolato in piccole sezioni che illustrano le diverse fasi di produzione del vino partendo dagli attrezzi che documentano la coltivazione del vigneto e passando poi alla pigiatura dell’uva, quindi alla vinificazione e all’imbottigliamento. Il tutto è accompagnato da pannelli con didascalie esplicative e da vecchie tavole e fotografie originali che descrivono l’uso di ogni singolo pezzo, con l’aggiunta del nome dialettale. E' presente anche una piccola sezione riguarda la fabbricazione delle botti e raccoglie gli attrezzi utilizzati dai bottai e vecchie stampe sull’argomento. Un ulteriore spazio è riservato alla produzione familiare dell’aceto e della grappa. Completa l’insieme una raccolta di circa centoventi vecchie cartoline sul medesimo argomento, esposte in un apposito album. In due grandi sale è allestito un percorso suddiviso in due parti e interamente dedicato ad altri lavori antichi e ai costumi locali. La prima sviluppa il tema dell’agricoltura in genere e raccoglie attrezzi per la lavorazione dei campi e impiegati durante le operazioni che si svolgevano nelle cascine o in casa; la seconda riunisce oggetti inerenti soprattutto alla casa, come stoviglie, pentole di rame, ferri da stiro, ma anche una grande macchina in legno per la pasta del pane. Nell’ultima stanza è collocata la biblioteca specializzata sui temi della viticoltura e dell’enologia, ove ai libri si uniscono giornali e riviste storiche fondamentali del settore, nonché antichi documenti di stretto interesse locale. In un edificio adiacente trova invece posto una raccolta bibliografica contenente testi (circa settemila) su argomenti, quali le arti figurative, l’archeologia, la storia locale.