Museo diocesano di Reggio nell'Emilia
Travocial,
2012-12-12 09:22:13
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Nel Palazzo Vescovile di Reggio, attestato dal dodicesimo secolo, ampliato nel XV e nel XVI, e successivamente modificato nel Seicento dall'architetto Bartolomeo Avanzini, sono raccolte pregevoli opere d'arte, in parte di proprietà della Curia e in parte provenienti da chiese soppresse. Il percorso espositivo si sviluppa attraverso un itinerario storico teso a presentare le strutture ecclesiastiche che hanno caratterizzato il territorio diocesano a partire dall’Alto Medioevo: la cattedrale, le pievi e i monasteri. Sono esposte opere databili dal IV al XVI secolo: vetri, metalli, tessuti, sculture, dipinti (affreschi, tavole), ceramiche, documenti d’archivio con sigilli in cera. Gli ambienti al secondo piano del palazzo ospitano pale d’altare di pittori operanti in ambito reggiano tra XVII e XIX secolo, arredi lignei e collezioni e donazioni pervenute nel tempo al museo (collezioni don Cesare Salami e don Archimede Guasti).Tra le opere esposte di particolare interesse sono la serie di capitelli (sec. XII) dell’antica pieve di S. Vitale di Carpineti, numerosi elementi lapidei di antiche chiese plebane, gli affreschi con il Cristo Pantocrator (sec. XIII) provenienti dalla facciata della cattedrale, la lastra marmorea con tracce di policromia raffigurante Cristo in mandorla con i simboli degli Evangelisti, già parte dell’antico ambone del duomo (sec. XII), un “patetico” Crocifisso ligneo (sec. XV), una Crocifissione di Bartolomeo e Jacopino da Reggio (sec. XIV), un dipinto su tavola del reggiano Bernardino Orsi (1501), una finissima Pace d’argento di G. B. Campi detto Bombarda (sec. XVI), la casula di S. Carlo Borromeo (sec. XVI), insieme ad oggetti di uso liturgico e documenti storici, tra cui una pergamena con la “firma” di Matilde di Canossa e una antologia di sigilli vescovili (secc. XIII – XVI). Di particolare interesse è il rarissimo Liber Figurarum (sec. XIII) di Gioacchino da Fiore. Tra gli artisti esecutori delle pale d'altare (XVII-XIX sec) si ricordano: Palma il Giovane, Paolo Piazza, Andrea Celesti, Orazio Talami, Aureliano Milani, Prospero Minghetti.