Area archeologica Santu Pedru
Travocial,
2016-04-01 09:57:27
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La necropoli di Santu Pedru è situata sul pendio della omonima collina, in posizione di dominio sulla fertile pianura sottostante. E’ costituita da una decina di tombe del tipo a domus de janas (letteralmente “case delle fate o “casa delle streghe”), scavate nella roccia di trachite rossastra e tufo, che presentano un corridoio d’accesso scoperto (dromos) e planimetria pluricellulare, ossia a più vani. Esse riproducono al loro interno elementi architettonici e decorativi delle abitazioni dei vivi (gradini, zoccoli, cornici, architravi, soffitti semicircolari) e sono ornati di elementi rituali come false porte, simbolo dell’impenetrabilità del mondo dei morti, corna taurine, simbolo di forza, fertilità ed elemento apotropaico, e tracce di pittura rosso ocra, il colore del sangue e della rigenerazione. La tomba I, detta “tomba dei vasi tetrapodi” - per il ritrovamento di due vasi ceramici con quattro piedi perfettamente conservati- è la più importante in quanto costituisce uno dei migliori esempi di domus de janas di grandi dimensioni e raffinatezza. La tomba VIII conserva tracce della sua trasformazione, in epoca altomedievale (secc. VII-VII), in chiesetta rupestre dedicata ai santi Pietro e Lucia. Nei pressi è presente una tomba ad arcosolio (sepoltura entro una nicchia sormontata da un arco), di epoca romana. Sulla sommità della collina si erge il nuraghe Santu Pedru, monotorre realizzato con blocchi di trachite appena sbozzati, attorno al quale sono presenti tracce di un antico villaggio. L’area fu frequentata dal Neolitico Recente (Cultura di Ozieri, 3300 a.C.) all’età medievale (VI-VII sec. d. C.) per le favorevoli condizioni del territorio che, ricco d’ acqua, propiziava l’allevamento e l’agricoltura.