Villa Fidelia
Travocial,
2016-03-01 10:43:04
2016-03-01 10:43:04
La villa si trova poco distante dal centro storico di Spello, in prossimità dell'anfiteatro romano e della chiesa romanica di San Claudio. L’antichissimo insediamento romano sul quale sorge la villa era costituito da un’ampia zona sacra, nella quale si collocavano il cosiddetto tempio di Venere, il Teatro e le Terme.
Il primitivo impianto, viene fatto costruire nel XVI secolo dai conti Acuti Urbani di San Lorenzo. Nel ‘700, la villa passa a Donna Teresa Pamphili Grillo che provvede a trasformare ed ampliare la residenza fatta costruire dagli Urbani e ad impiantare il giardino all’italiana. Alla sua morte, la proprietà perviene prima ai conti Sperelli e, successivamente, al ricchissimo proprietario terriero Gregorio Piermarini, che operò notevoli trasformazione ed ampliamenti, tra il 1805 ed il 1830. Dopo alterne vicende, nel 1923, la villa viene acquistata dall'ingegnere Decio Costanzi che fraziona il complesso vendendo la parte più antica alle Suore Missionarie d’Egitto e la restante parte, comprendente il Casino, i giardini e gli annessi, alla Provincia di Perugia.
L’aspetto più rilevante della villa è costituito dalle straordinarie sistemazioni esterne che hanno dato origine al giardino vesuviano d’ingresso, al galoppatoio, al giardino all’italiana e al parco col boschetto di cipressi. Il giardino denominato “vesuviano” o barocco ubicato in prossimità dell’ingresso, è progettato su un ripido piano inclinato che conduce al portone d’ingresso del casino. Delimitato sui lati lunghi da un doppio filare di maestosi cipressi, è formato da tondeggianti terrazzamenti raccordati da sinuose scalinate a cui si alternano brevi spazi erbosi con siepi di bosso sapientemente modellate in singolari forme. Protagonista della composizione è la bella fontana a esedra, collocata in posizione centrale, dotata di statua raffigurante Diana, dea della caccia, e chiusa alla sommità dall’elegante quinta che nasconde la cisterna, ornata di nicchie e sormontata dall’orologio. Giustapposto a questo singolare giardino, nel Novecento, fu costruito l’ampio galoppatoio dalla circiforme sagoma.
Di più antico impianto è il giardino all’italiana, risalente al XVIII secolo, situato sul retro del casino. Il giardino, di forma rettangolare stretta e allungata su oltre 150 metri, è attualmente suddiviso in quattro grandi aiuole principali doppiamente bordate da siepi di bosso e a loro volta ripartite in quattro più piccole aiuole. I parterres erbosi interni erano totalmente occupati da roseti. Una grande quantità di vasi di agrumi ornano i bordi del giardino che in primavera si arricchisce del loro inebriante profumo. Il margine rivolto a monte è alberato da filari di cipressi, principali protagonisti della composizione che comprende anche il bel parco ed il fitto boschetto di lecci.
Nella villa furono ospitati la regina Giovanna e re Boris di Bulgaria durante il loro viaggio di nozze nel 1930.
La villa ospita nel suo parco, spettacoli teatrali, concerti ed eventi operistici. Dal 2003 è sede di esposizioni temporanee.