Museobottega della tarsialignea
Travocial,
2012-02-26 08:07:48
2012-02-26 08:07:48
Il MUTA è un museo privato, che è stato aperto al pubblico nel 1999, nel Palazzo Pomarici Santomasi (1700), sito nel centro storico di Sorrento. Nel corso del restauro del Palazzo per la riconversione a sede museale sono stati riportati alla luce i vari dettagli architettonici e decorativi dell’impianto originale, tra cui affreschi e soffitti rivestiti con carta dipinta a mano. L’esposizione della collezione di tarsie antiche e moderne è stata progettata in modo da articolare sui quattro piani del Palazzo un percorso didattico che potesse documentare, attraverso sezioni distinte, l’arte della tarsia lignea nelle sue molteplici sfaccettature. Al piano terra è presente l’esposizione e la commercializzazione della collezione moderna di oggetti e mobili intarsiati con temi decorativi legati alla cultura contemporanea. Al primo piano la collezione storica è introdotta da una documentazione fotografica sulle opere dei maestri intarsiatori dal Quattrocento al Settecento, con l’approfondimento delle varie scuole di tarsie dell’Ottocento. Prima di proseguire nelle sezioni dedicate alla tarsia sorrentina la visita offre un’ampia esposizione di quadri, stampe e foto che, insieme al plastico della città di Sorrento, consentono la ricostruzione del contesto ambientale nel quale si sviluppò la tarsia locale nell’Ottocento. L’evoluzione delle tecniche di lavorazione, la documentazione dei materiali utilizzati, lo studio dei temi decorativi e dei dettagli progettuali, che caratterizzano il design dei mobili e degli oggetti intarsiati sorrentini, offrono lo spunto per altrettante sezioni.
Il percorso espositivo, dopo aver approfondito il contributo dato dalla locale Scuola d’Arte alla formazione delle varie generazioni di artigiani, si conclude al terzo piano con l’esposizione della produzione dei maestri intarsiatori sorrentini dell’Ottocento. Il MUTA, oltre a soddisfare la finalità di dare continuità alla storia della tarsia sorrentina con la progettazione e la commercializzazione di una produzione rinnovata, rappresenta, per l’identità del linguaggio culturale tra il contenitore ed il suo contenuto, un documento unitario e raro sull’architettura, sulle arti applicate, sull’economia e gestione del territorio, che hanno caratterizzato Sorrento dal Settecento ai nostri giorni.