Musei nei percorsi del Gran Tour
Travocial,
2015-02-03 17:44:08
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Realizzato dalla Fondazione Gian Battista Vico, nasce nel 2003 in seguito ad un’idea del Presidente della Fondazione e con il sostegno di Provincia e Regione nei locali del Convento dei Padri Francescani di S. Antonio in Capaccio . Il Museo accoglie oltre 100 pezzi tra stampe e dipinti che la Fondazione ha raccolto ed acquisito anche attraverso donazioni, come quella ad opera della Regione Campania del volume completo delle 21 acqueforti realizzate da G. B. Piranesi. Al Museo si accede dal chiostro del Convento, che presenta affreschi di metà Settecento sulla vita di S. Antonio. Nella prima sala sono esposte carte geografiche settecentesche del territorio, dieci incisioni del 1768 di T. Major e una litografia ottocentesca che raffigura un giovane popolano, divenuto l’emblema del Museo. La seconda sala è dedicata a G. B. Piranesi, di cui sono esposte nove acqueforti, oltre al libro completo delle 21 acqueforti. La terza sala è incentrata sul vedutismo ottocentesco, vi è esposto, tra gli altri, un importante grande quadro ad olio di F. L. Catel del 1838, raffigurante la “Veduta di Paestum con i templi, la costiera amalfitana e Capri”; completano l’esposizione nella sala acquerelli, guaches, tempere ed altri oli ottocenteschi. La quarta sala presenta una struttura centrale in ferro e legno, un grande mappamondo, che evoca il viaggio e la scoperta, rivestito di carte geografiche e accessibile come camera in cui si possono guardare filmati sul Grand Tour ed ascoltare recitati sulle testimonianze dei viaggiatori. L’ultima sala, è stata destinata a sala convegni.