Parco Archeologico di Paestum - Area archeologica
Travocial,
2016-03-03 10:35:46
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I tre templi greci di Paestum, costruiti tra VI e V sec. a.C., sono
insieme a quelli di Atene ed Agrigento gli edifici templari meglio
conservati dall’età classica. Sin dal ‘700 il sito ha attirato
viaggiatori ed artisti come Piranesi e Goethe. Dal 1998, Paestum è
patrimonio dell’UNESCO.La costruzione
dei templi cominciò pochi decenni dopo la fondazione della città di
Peastum, che in origine si chiamò Poseidonia, intorno al 600 a.C. Furono
coloni provenienti dalla città di Sibari (in Calabria) ad insediarsi a
Sud del fiume Sele, vicino agli Etruschi di Pontecagnano a Nord e ai
popoli indigeni che abitavano le montagne a Est.I
templi sorgono nella parte centrale della città, che si estende per
oltre 120 ettari ed è circondata da una cinta muraria, anch’essa tra le
meglio conservate che conosciamo. Tra i templi era collocato il
“mercato”, cioè la piazza centrale dove si tenevano le assemblee dei
cittadini e si venerava la tomba (vuota, in realtà) del mitico fondatore
di Peastum.Intorno ai templi e al
mercato si estendevano i quartieri abitativi. I resti di case, terme e
botteghe che si possono vedere oggi sul sito risalgono in gran parte
all’età imperiale (I-V sec. d.C.), mentre ignoriamo ancora molti aspetti
dell’abitato greco.Le più antiche
testimonianze dell’insediamento greco sono state rinvenute nei santuari
urbani, nelle tombe individuate fuori le mura e nel santuario di Hera
Argiva alla foce del Sele, a 9 km circa da Paestum.Nella
seconda metà del V sec. a.C., la città viene conquistata da genti
italiche, non-greche (chiamati Lucani da alcune fonti); cambiano sia la
lingua (dal greco al c.d. osco) sia la cultura materiale e i riti
funerari. Non mancano però elementi di continuità, come per esempio il
permanere della funzione dei templi.Nel
273 a.C. avviene un nuovo cambiamento incisivo: a seguito
dell’espansione romana, si istalla a Paestum una colonia latina. Da ora
in poi, Paestum si annovera tra le tante città “romane” della penisola.
Intorno al I sec. d.C., i quartieri abitativi probabilmente erano molto
simili a quelli di Pompei ed Ercolano, conservatisi sotto i lapilli del
Vesuvio.dettaglio biglietto:Museo+Scavi € 7,00; Museo+Scavi+Parco Archeologico Velia* € 8,00; Museo* (disponibile quando gli Scavi sono chiusi) € 4,00;Scavi (disponibile quando il Museo è chiuso) € 6,00; *in caso di mostre temporanee sovrapprezzo € 3,00