Museo d'arte sacra "Don Clemente Confalone "
Travocial,
2012-02-26 08:00:47
2012-02-26 08:00:47
Il Museo è stato realizzato nella cripta settecentesca della Chiesa Collegiata Santa Maria a Mare in Maiori.
L’area museale è di circa 232 mq. distribuiti su tre livelli con annesso giardino panoramico di circa 200 mq. Dall’esterno è possibile accedere al plesso di culto attraverso i due ingressi principali della Collegiata, seguendo il percorso pedonale della “Scala Santa”, nonché da un ingresso diretto ed autonomo che si apre sul piazzale di arrivo della strada rotabile, costruita anni or sono, per accedere più facilmente al centro antico della città nonché all’importante Complesso Sacro.
Il sistema espositivo si articola attraverso vetrine tematiche e alcuni espositori singoli realizzati con un design che è in sintonia con l’ambiente e con le opere esposte.
L’iter, impostato su criteri didascalici per temi, si apre con una sezione dedicata alla statuaria che raccoglie pezzi di grande valore tra i quali spicca la Madonna in Gloria, tre statue sei-settecentesche, quali quelle raffiguranti S. Lucia e S. Apollonia, di cui si ha notizia in una visita pastorale dei primi del Settecento.
Vanno menzionati, inoltre, il busto reliquiario di San Trifone, la statua originale della Madonna dell’Avvocata, una splendida Madonna con Bambino attribuita a scuola tedesca del XVI secolo ed altre opere devozionali.
Segue la mostra di pregevolissimi oggetti, quali due antifonari del XV secolo, un prezioso cofanetto, mirabile esempio della produzione più raffinata della Scuola degli Embriachi, risalente al primo quarto del XV secolo e raffigurante la leggenda della Mattabruna. E possibile ancora ammirare il paliotto di alabastro, scultura inglese del XV secolo, che ci presenta alcuni misteri della fede cristiana (Annunciazione, Adorazione dei Magi, Resurrezione, Assunzione, Incoronazione di Maria) tra i Santi Margherita e Giacomo. Di indubbio interesse sono, inoltre, i tre piatti da questua a sbalzo di fattura tedesca ed altre opere che rispecchiano la devozione popolare.
Le due ampie vetrine collocate ai lati dell’altare ospitano i preziosi paramenti sacri, importante testimonianza dell’arte manifatturiera di sacri ornamenti dal XVII al XIX secolo.
Nello spazio attiguo, ex Sala dell’Archivio capitolare, sono esposti numerosi vasi sacri e suppellettili in argento, tra i quali la croce d’altare, opera di Gaetano Simioli, due calici di Biagio Giordano, il reliquiario di S. Lucia di Nicola Palmentiero, un calice di Romualdo De Rosa, per citare solo le opere di autore noto. Infatti accanto ad essi sono esposti altri numerosi manufatti che, pur non punzonati o identificati, costituiscono una preziosa testimonianza dell’arte dell’argenteria napoletana nei secoli XVIII e XIX.