Archivio di Stato di Salerno
Travocial,
2015-09-07 09:53:38
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Istituito nel 1934, è ospitato in quello che per secoli fu il palazzo giudiziario. Dal 1637 infatti, al suo interno vi alloggiava la Regia Udienza, una magistratura con competenze giudiziarie, amministrative e militari del periodo aragonese. All'indomani del crollo del regime borbonico, con l'avvento dei Napoleonidi, la Regia Udienza fu soppressa e ad essa subentrarono altre magistrature. Il palazzo fu scelto come sede del Tribunale di Prima istanza e della Gran Corte Criminale, che avevano ereditato, le competenze della Regia Udienza. Come sede della Gran Corte Criminale, il palazzo fu teatro dei numerosissimi processi, che fecero seguito agli episodi insurrezionali del nostro Risorgimento, dai moti del 1820, a quelli del '48, alla Spedizione di Sapri. Al suo interno è ancora presente una piccola cella, dove erano rinchiusi i detenuti in attesa di giudizio, nella quale, sarebbe stato prigioniero anche Nicotera all'indomani della spedizione di Sapri. Anche dopo l'Unità d'Italia l'edificio conservò la sua destinazione di sede giudiziaria ed ospitò il Tribunale Civile e Correzionale, che aveva ereditato le competenze della Gran Corte Criminale e del Tribunale Civile del periodo borbonico. Al piano terra, grazie ad alcuni lavori di restauro conclusi nel 2009, è aperta al pubblico la cappella di San Ludovico, cosiddetta per un affresco raffigurante il santo francescano figlio di Carlo II d'Angiò. Tutti gli affreschi venuti alla luce sono databili al XIII secolo.
Il patrimonio
L'Archivio di Stato di Salerno conserva la documentazione delle magistrature periferiche statali (del Regno di Napoli, poi delle Due Sicilie, del Regno d'Italia e della Repubblica Italiana) aventi sede nell'ambito della provincia; all'incirca centomila pezzi di documentazione cartacea e più di mille pergamene, oltre a circa ventiquattromila volumi. Al carteggio degli organi dello Stato bisogna aggiungere i protocolli notarili, alcuni archivi privati e la documentazione, in parte cartacea ed in parte membranacea, di alcune corporazioni religiose soppresse. L'Istituto conserva inoltre una parte dell'archivio dell'Almo Collegio Medico Salernitano, che va dalla fine del XV secolo agli inizi del XIX. Vi è inoltre depositata documentazione proveniente sia dall'amministrazione provinciale che dal comune di Salerno e da altri comuni della provincia. L'Istituto possiede anche una cospicua biblioteca, in parte frutto delle annuali acquisizioni, in parte dovuta a donazioni e a depositi da parte di privati, come il fondo Avallone, il fondo Bilotti, il fondo Carrano ed il fondo Silvestri. La documentazione emanata dalle magistrature statali è ascrivibile in tre periodi, collegati alla storia istituzionale della provincia di Salerno: il primo periodo corrisponde all'antico regime che va fino al 1806, per questo periodo si conserva il carteggio delle Corti locali e della Regia Udienza Provinciale, a cui bisogna aggiungere il catasto antico e l'onciario; il secondo periodo comprende sia il decennio francese sia la restaurazione, a questo appartengono il fondo dell’Intendenza, il fondo Giudicature di Pace, il fondo Atti Demaniali, il Catasto murattiano; il terzo periodo è quello successivo all'Unità d'Italia, a questo periodo di radicale trasformazione istituzionale appartengono l'archivio di Prefettura, gli Atti di Gabinetto ed Atti amministrativi delle Sottoprefetture di Campagna, Sala Consilina e Vallo della Lucania, gli atti dei tribunali civili e correzionali, l'archivio dell'Intendenza di Finanza, l'archivio del Genio Civile, il fondo Provveditorato agli Studi. La documentazione non proveniente da magistrature statali, di origine e natura eterogenee, possono essere così ripartiti: protocolli notarili, volumi che contengono gli atti rogati dai notai; archivi comunali, che pur non dovendo far parte della documentazione normalmente conservata in un Archivio di Stato, sono custoditi per salvaguardarli da dispersione o da danneggiamento; archivio dell'Amministrazione provinciale, contenente un cospicuo carteggio di poco meno di mille pezzi, le deliberazioni e i verbali della Giunta e del Consiglio provinciale; archivi delle Corporazioni religiose, contenente le carte appartenenti ai monasteri ed agli altri enti religiosi soppressi; archivi privati, contenti la documentazione di famiglie o di personaggi di particolare rilievo, pervenuta in Archivio per donazione, per deposito oppure per acquisto; archivio del Collegio medico, l'unico fondo conservato presso l'Archivio di Stato di Salerno concernente l'istruzione di livello universitario.