Museo diocesano "S. Matteo"
Travocial,
2016-05-18 13:19:27
2016-05-18 13:19:27
Fondato nel 1935 da Mons. Arturo Capone, il Museo Diocesano “S. Matteo” dal 1990, con l’Archivio e la Biblioteca della Diocesi, ha sede nell’ex Seminario arcivescovile di Largo Plebiscito, a ridosso della Cattedrale.
Istituito dall’Arc. Gaspare Cervantes all’indomani del Concilio di Trento per la formazione del clero, l’edificio è stato ampliato e ristrutturato nei secoli fino all’attuale veste neoclassica dei primi decenni del XIX secolo.
Varcato il portone d’ingresso si accede ad un arioso cortile. Qui, a piano terra, sono i depositi e la Direzione, mentre le sale espositive si aprono al primo piano.
Il ricco patrimonio artistico comprende manufatti che vanno dal Medioevo al XX secolo. Spiccano il celeberrimo ciclo eburneo con scene tratte dal Vecchio e Nuovo Testamento (XII secolo), un paliotto d’altare, secondo la restituzione più accreditata, e gli undici fogli del rotolo membranaceo dell’Exultet (XIII secolo) illustranti il Preconio Pasquale.
I dipinti, prevalentemente su tavola e su tela, datano dal XIII al XX secolo, anche se i secoli più presenti sono il Seicento e il Settecento con la collezione proveniente dal Lascito del Marchese Giovanni Ruggi D’Aragona (1870). Offrono un saggio delle correnti coeve più rappresentative del variegato panorama regionale con una particolare attenzione al salernitano Andrea Sabatini.
Il Museo vanta inoltre una cospicua raccolta numismatica, di cui 923 monete, dall’età magnogreca al periodo normanno, già sistemate in bacheche, ed un medagliere pontificio.
Non mancano preziosi Codici (dall’XI secolo), anche splendidamente miniati (Pontificale del XIII secolo), pergamene (13 Lauree del Collegio medico salernitano), Cinquecentine e Seicentine.
Arricchiscono le raccolte alcune sculture (marmoree e lignee), plutei musivi (XII secolo) provenienti dal Coro inferiore del Duomo, opere di oreficeria, un lapidario e diversi reperti archeologici di età romana e altomedioevale.
Dal 2006 i cimeli si sono incrementati con la collezione donata dal compianto Direttore Mons. Arturo Carucci e sistemata in due salette collaterali.
Nella Direzione sono provvisoriamente allogati un archivio e una biblioteca con circa 4000 titoli consultabili a richiesta.