Teatrino del Conservatorio del Baraccano
Travocial,
2016-03-01 08:00:58
2016-03-01 08:00:58
Rispetto al panorama dei teatri censiti, quello del Baraccano rappresenta un caso a sè, con caratteristiche del tutto particolari. Non è infatti un edificio teatrale, ma una struttura componibile in legno e tela dipinta che ripropone nel suo insieme boccascena e palcoscenico. La mancanza di notizie sufficientemente documentate non permettono di risalire con precisione al periodo della sua costruzione. Esso si trovava all'interno del Conservatorio del Baraccano, di Bologna, complesso architettonico di grande interesse storico le cui origini risalgono al XV secolo. Nato come ospedale per pellegrini, dopo la pestilenza del 1527 fu trasformato "in un rifugio per quelle 'cittelle di onesta condizione' rese orfane dalle recenti calamità" (cit. Arte e .., pag. 461). Inizia da questo momento la funzione del Conservatorio, quale struttura laica finalizzata all'educazione e alla formazione professionale impartita in funzione di specifiche attività lavorative interne.
"Le continue trasformazioni che hanno caratterizzato la storia edilizia del conservatorio del Baraccano culminarono in radicali lavori di trasformazione eseguiti su progetti di Angelo Venturoli tra il 1812 e il 1816. Nelle tavole datate 4 maggio 1812 'Pianta delli quattro piani del Conservatorio delle putte del Baraccano, posto nella pubblica strada di S. Stefano; ad oggetto di concentrare in esso altro Conservatorio colle dimostrazioni delle diverse innovazioni', si ha la consistenza dei grandi saloni al primo piano adibiti a dormitori.
Nel luogo dove era collocato il teatrino, al momento della chiusura del Conservatorio (1969), compare un muro trasversale di separazione di due sale. Si presume quindi che la collocazione del teatrino, che comportò l'abbattimento di questo muro, possa risalire agli ultimi lavori di adeguamento del complesso eseguiti in epoca post unitaria, a cavallo tra il XIX e il XX secolo" (Paolo Nannelli).
La struttura si compone delle parti che costituiscono il boccascena, in tela, fissate su telai lignei, dipinte a tempera con motivi ornamentali che richiamano le tipiche decorazioni delle sale teatrali (strumenti musicali, maschere) e da una serie di quinte e arlecchini di raccordo, dello stesso materiale. Il tutto è predisposto per inserire scene e fondali necessari all'allestimento degli spettacoli.
Nel 1980, in occasione dell'allestimento della mostra "Arte e pietà" il Baraccano ospitò una sezione intitolata "Fanciulle, monache e madri". A quella data il teatrino era ancora montato nella sala dell'ex dormitorio. Successivamente smontato, è rimasto fino ad oggi nella sala attigua adibita a deposito dei mobili e delle opere d'arte che arredavano i numerosi locali dell'edificio.
La presenza di sette fondali, alcuni dei quali dipinti da entrambe le parti, denota una vivace attività del teatro. Troviamo infatti le scene più varie: dall'immagine di palazzi lungo una via che porta fuori dalla città, a un paesaggio con alberi e colline, da scene di interni (un arredo povero ed uno ricco), alla rappresentazione del tipico sipario teatrale di colore rosso, fino alla curiosa raffigurazione del Palazzo d'Accursio a pieno campo, privo di profondità prospettica.
Le condizioni conservative del teatrino risentono della mancanza di una manutenzione e della lunga permanenza delle sue parti (smontate) nel deposito in cui è rimasto fino ad oggi. Un primo intervento di pulitura e consolidamento delle parti più fragili pone la premessa a un prossimo, auspicabile recupero della struttura e del suo apparato scenico e decorativo.
(Luisa Masetti Bitelli)