Area archeologica del Sottosagrato di San Francesc
Travocial,
2016-03-10 12:15:30
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In occasione di
lavori per il riassetto urbano di piazza San Francesco ad Arezzo, tra il 1986 e
il 1989 fu portata in luce una porzione della città antica oggi visibile nello
spazio realizzato sotto il sagrato, che rappresenta uno straordinario spaccato
della realtà urbana pluristratificata
di Arretium attraverso la fase etrusca e romana fino al Medioevo, l’età
rinascimentale e post rinascimentale. Dopo una prima frequentazione risalente al periodo
etrusco arcaico, in età ellenistica fu impiantato un quartiere del quale
restano un tratto stradale in ciottoli fluviali, alcune strutture murarie e un
pozzo rivestito in pietra; alla seconda metà del I secolo a.C. risale una ricca
domus sviluppatasi su due terrazzamenti e decorata da mosaici
pavimentali, intonaci dipinti e marmi pregiati, probabilmente distrutta in modo
violento, come dimostrerebbero le travi della copertura bruciate crollate sui
pavimenti, e abbandonata alla fine del II d.C. Almeno una porzione
dell’edificio risulta rioccupata in epoca tarda (IV-inizi V secolo d.C), come
sembra attestare lo straordinario rinvenimento, nell’angolo di uno degli
ambienti del terrazzamento inferiore, di una mensa vasorum (credenza)
costruita parte in legno e parte in pietre e laterizi di riutilizzo, contenente
vasellame da fuoco, da conserva e da mensa. Al di sopra di livelli di crollo
degli elevati, di accumulo e di abbandono, lo scavo ha rivelato una serie di
strutture relative al cantiere della chiesa di San Francesco (inizi XIV
secolo), fornaci da calce e da campana, mentre alle fasi rinascimentali e post
rinascimentali appartengono poi il pozzo di piazza (dopo la chiusura nel 1639
utilizzato come sostegno della statua del Fossombroni), una lunga struttura ad
archi relativa forse ad uno dei casamenti che si affacciavano sulla primitiva
piazza, e tombe a cassone in laterizi
dell’area cimiteriale presente nel sagrato.