Chiesa e Convento di S. Francesco di Montefalco
Travocial,
2012-06-19 06:55:48
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Ubicata nel centro di Montefalco, nell’area compresa tra la vecchia cinta muraria e quella del 1328, in Via Ringhiera Umbra.
La chiesa è stata edificata intorno al 1340 dai Frati Minori; in un periodo successivo, probabilmente tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento, furono aggiunte sei cappella sul lato destro.
Intorno al 1585 sul lato sinistro della chiesa venne aperta una cappella per interessamento del ministro provinciale dei Frati Minori, Clemente Bontadosi, con un imponente prospetto costituito da due colonne in stile corinzio, con architrave decorato con girali e timpano triangolare spezzato. Nel 1876 l’architetto Francesco Salvati da Montefalco realizzò il rivestimento della facciata ed aprì la bifora sovrastante il portale; ulteriori restauri eseguiti nel 1889, portarono la demolizione degli altari barocchi e la rifazione delle capriate del tetto.
Nel 1863 la chiesa diventò proprietà del Comune di Montefalco e nel 1895 fu adibita a Pinacoteca; gli interventi di restauro eseguiti alla fine del XX secolo hanno consentito la riapertura del Museo al pubblico.
La facciata, rivestita in blocchi di pietra chiara, è sagomata a capanna e delimitata da due lesene; al centro si apre un portale ad arco acuto delimitato da due lesene che, poste su un alto basamento e coronate da capitelli con rosoncini, sono unite da una trabeazione di impronta classica con triglifi e metope, a sostegno di un timpano triangolare.Nella zona superiore è una bifora aperta nel 1876.
L’interno si presenta con impianto a navata unica terminante con un’abside poligonale e due cappelle quadrate; sul lato destro si aprono sei cappelle intercomunicanti ed una sul lato sinistro. La copertura della nave è a capriate lignee, mentre le cappelle sono coperte con volta a crociera e l’abside ha cupola unghiata. La cupola della zona absidale è rinforzata da costoloni che terminano su peducci decorati con volti femminili, un volto di vescovo, un volto di frate, l’aquila e il leone; sulla parete centrale si apre una grande bifora a doppio ordine che dona luminosità all’ambiente. Anche le volte delle cappelle sono costolonate, ed i peducci dei costoloni hanno motivi fogliacei.
Nella navata destra, nella prima campata, è la cappella di San Girolamo, affrescata tra il 1450 e il 1452 da Benozzo Gozzoli. Si tratta del primo grande ciclo di affreschi eseguiti autonomamente dal pittore fiorentino, allora trentenne, il quale per anni era stato collaboratore di Beato Angelico. Nella parete maggiore è un finto polittico raffigurante la Madonna col Bambino circondata dai Santi Antonio da Padova, Girolamo, Giovanni Battista e Ludovico da Tolosa; sopra Crocifissione e Santi e due episodi della vita di San Girolamo; nella volta i quattro Evangelisti e altre scene frammentarie della vita del Santo.
Nel sottarco, Cristo benedicente e Angeli, San Bernardino da Siena, Santa Cenerina d’Alessandria, San Girolamo nel deserto e San Sebastiano.
Nella seconda campata è la cappella di San Bernardino con affreschi di Jacopo Vincioli (1461).
Sotto la terza campata è la cappella del Crocifisso che conserva un Crocifisso sagomato con la Vergine e San Giovanni Evangelista ai lati, e San Francesco ai piedi del Cristo opera del Maestro Espressionista di Santa Chiara.
La quarta campata conserva la cappella dedicata all’Assunta con affreschi di Giovanni di Corraduccio e bottega.
La quinta campata ha la cappella dedicata a Sant’Antonio Abate sempre con affreschi di Giovanni di Corraduccio e bottega e una tavola di Tiberio d’Assisi raffigurante la Madonna del Soccorso (1510).
Dalla sesta campata attraverso una porta lignea realizzata nel 1610 si accede alla cappella dell’Annunciazione con affreschi di Giovanni di Corraduccio e bottega.
L’abside destra conserva affreschi del Maestro dell’Abside di Montefalco; l’abside centrale poligonale è affrescata con Storie di San Francesco da Benozzo Gozzoli nel 1452.
Nel sottarco sono San Francesco e i dodici Apostoli entra tondi, nella volta la gloria di San Francesco e i Santi Antonio da Padova, Chiara, Bernardino da Siena, Elisabetta di Ungheria e Ludovico da Tolosa. Alle pareti partendo dal basso a sinistra sono le storie della vita di San Francesco.
Da notare poi in controfacciata, a destra del portale principale, la nicchia affrescata dal Perugino (1503) con la Natività sormontata da Annunciazione e Eterno Benedicente.