Teatro Luigi Mancinelli
Travocial,
2016-03-01 09:39:21
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Il teatro di Orvieto, importante sia da un punto di vista storico che artistico, si trova al centro della cittadina, a pochi passi dal Duomo e non distante dalla piazza principale. La visita è consigliata sia per la bellezza del teatro che per la ricca stagione teatrale e musicale.
Un’attività teatrale ad Orvieto è documentata fin dal Cinquecento con l’accademia dei Giovani, detta anche dei Confusi, che si riuniva nella sala superiore del palazzo del Popolo cittadino. Ma in realtà l’insoddisfazione per un teatro non molto funzionale e l’ambizione spinsero alcuni a trovare soluzioni alternative al teatro dell’accademia. Nel Settecento la famiglia Gualtiero creò un teatro privato nella villa del Corniolo, a Porano, oggi villa Paolina. Ma per un teatro vero e proprio bisognerà aspettare il 1863, anno dell’inaugurazione. Progettato da Giuseppe Santini, il teatro Mancinelli venne inaugurato nel 1863. Nello stesso anno venne affidata ad Annibale Angelini la decorazione degli ambienti interni con grottesche, putti e festoni, desunti dalla tradizione classica. Giuliano Corsini si occupò delle decorazioni a stucco, mentre il romano Cesare Fracassini si occupò della pittura figurativa, tra cui anche il sipario, che terminò nel 1886. Per l’inaugurazione venne messa in scena l’opera “Favorita e Marte” assieme ai balletti “I Bianchi e i Neri” e “Pedrilla”.
La sala ha la classica forma del teatro all’italiana, con pianta a ferro di cavallo, quattro ordini di palchi ed una loggia. Nel 1921 venne dedicato al musicista orvietano Luigi Mancinelli (1848-1921).
Oggi si presenta nella sua forma originaria con una capienza di cinquecentosessanta posti. Nella cultura cittadina ha sempre avuto una funzione centrale, confermata dalla polivalenza delle attività che si svolgono al suo interno: congressi, convegni, mostre, conferenze e incontri con gli artisti, ma anche seminari di divulgazione e studio dell’arte cinematografica.