Museo dell'opera del Duomo (MODO)
Travocial,
2012-06-19 06:47:58
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Non un solo museo ma un vero Sistema, quello dell'Opera del Duomo di Orvieto, ha come fulcro uno dei beni più preziosi del patrimonio artistico dell'umanità: la Cattedrale di Santa Maria Assunta, che conserva al suo interno la Cappella Nova o di San Brizio, capolavoro pittorico di Luca Signorelli. Dal fulcro della Cattedrale, la visita attraverso le sedi del MODO si snoda seguendo il filo conduttore della storia della città e del suo Duomo, ripercorsa attraverso le preziose collezioni artistiche che la Fabbriceria conserva da più di otto secoli. La raccolta più cospicua è nei palazzi Papali, attigui alla cattedrale, dove trovano esposizione opere di Coppo di Marcovaldo, Arnolfo di Cambio, Simone Martini, Luca Signorelli, Niccolò Circignani. Al primo piano (palazzo Soliano) è ospitata la raccolta di Emilio Greco (1913-1995), composta da opere plastiche e grafiche realizzate tra il 1947 e il 1991.
Nella duecentesca chiesa del convento di Sant’Agostino, seconda sede, è attualmente esposto il gruppo scultoreo dell’Annunciazione di Francesco Mochi, collocata al centro dell’abside, nonché la serie degli Apostoli e Santi realizzati su modello di vari artisti, tra cui il Giambologna e Ippolito Scalza, e rimossi dal duomo alla fine del XIX secolo.
Completa il percorso di visita la cappella di San Brizio all’interno dello stesso Duomo. Costruita entro la metà del Quattrocento, è tra le più alte testimonianze della pittura italiana per il ciclo di affreschi con il Giudizio universale, che interamente la decora, in parte di Beato Angelico (1447-49) e in parte di Luca Signorelli (1499-1504).