Museo "Claudio Faina" e Museo civico
Travocial,
2012-06-19 06:16:45
2012-06-19 06:16:45
Il museo Claudio Faina e il museo civico archeologico hanno sede nel palazzo Faina, situato in piazza Duomo di Orvieto.
Edificato a metà dell’Ottocento, il palazzo fu costruito riutilizzando le strutture della casa dei Monaldeschi, dal Duecento tra le famiglie più importanti d’Orvieto. Nel palazzo, acquistato alla metà dell’Ottocento dal conte Claudio Faina senior, fu trasferita la collezione di famiglia ospitata inizialmente nella residenza di Perugia. L'edificio è sede museale dal 1954, quando l’ultimo erede Claudio junior lasciò per testamento al Municipio di Orvieto tutte le proprietà per finanziare la "Fondazione per il Museo Claudio Faina".
Il percorso espositivo mira ad illustrare le tappe di formazione della raccolta, dal nucleo originario costituito a partire dal 1864 dal conte Mauro secondo gli indirizzi collezionistici del tempo fino alla raccolta incrementata dall’erede Eugenio che limitò le acquisizioni a reperti di area orvietana e promosse la formazione di un museo civico anziché arricchire la collezione di famiglia.
Dalla galleria situata al secondo piano del palazzo si può ammirare una prospettiva particolare del Duomo. Dall’ingresso in piazza Duomo si accede al Museo Civico archeologico, sistemato al piano terra del palazzo, interamente dedicato ai reperti provenienti dagli scavi della città e del territorio d’Orvieto, che testimoniano l’eccezionale fioritura di Volsinii, l’etrusca Orvieto. Delle produzioni di altissima qualità artistica realizzate nel corso del V secolo a.C. dalle botteghe volsiniesi sono esposte le terrecotte architettoniche provenienti dal tempio del Belvedere. Ispirati direttamente all’arte classica greca, costituivano l’apparato decorativo e di rivestimento degli edifici sacri. Dall’area sacra di Cannicella, complesso santuariale all’interno della necropoli posta a sud della città, proviene la celebre statuetta della Venere, e della necropoli del Crocifisso del Tufo sono esposti alcuni cippi in pietra, i segnacoli delle tombe in genere recanti il nome del defunto. Del territorio orvietano sono illustrati materiali collezionati nel corso dell’Ottocento, tra cui il sarcofago di Torre San Severo, con scene scolpite raffiguranti episodi mediati dalla mitologia greca, di ispirazione funeraria.
La collezione Faina è sistemata al piano nobile e al secondo piano del palazzo in un allestimento rinnovato nel 1996. Al piano nobile, che conserva la decorazione ottocentesca, sono sistemati i reperti recuperati o acquistati dai Faina, con particolare attenzione all'attività collezionistica di Mauro, specie per quanto riguarda la collezione numismatica di monete, in grande maggioranza romane di epoca repubblicana e imperiale, sono esposte in rigorosa sequenza cronologica.
Al secondo piano i reperti sono ordinati secondo un criterio tipologico e cronologico: dai materiali pre-protostorici alla ceramica attica, mentre alcuni ambienti sono interamente dedicati alla ceramica etrusca.