Teatro romano di Teanum Sidicinum
Travocial,
2016-04-05 12:25:35
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Il teatro di Teano è il più antico edificio da spettacolo in Italia interamente costruito su volte. Esso faceva parte di un complesso architettonico costituito da una grande terrazza artificiale che normalizzava l’altura retrostante il teatro sulla quale sorgeva un tempio, che secondo dati epigrafici, sembra fosse dedicato ad Apollo. La decorazione del teatro fu rinnovata durante il regno di Augusto, probabilmente in connessione con l’elezione di Teanum Sidicinum a colonia romana: a questa fase risale anche un ciclo di statue ideali e ritratto in marmo greco, conservate anche nella definitiva sistemazione dell’edificio. Agli inizi del III secolo d.C. il teatro fu completamente rinnovato per volere imperiale, su impulso di Settimio Severo, e fu completato da Gordiano III assumendo forme grandiose. La cavea raggiunse un diametro di circa m 85,00 e l’edificio scenico, decorato con tre ordini di colonne, capitelli, architravi e sculture nei più rari e pregiati marmi, raggiunse m 26,00 circa di altezza. Lo scavo ha posto in luce anche le fasi di frequentazione tardo antica e medioevale. Sin dal IV secolo d.C., e di nuovo tra il VIII ed il IX secolo, sulle rovine dell’edificio, probabilmente crollate per un terremoto, si impiantò un cantiere di spoglio teso al recupero ed al riutilizzo dei materiali architettonici di marmo. Tra il XII ed il XIII secolo sulla cavea ormai interrata fu costruito un quartiere artigianale per la produzione di mattoni e ceramica. In età moderna la strada campestre che dagli orti conduceva alla città passava nelle rovine, oramai dette Grotte, ed al loro interno fu costruito un altare dedicato alla Madonna, più volte restaurato e sede di un culto tributato sino agli anni “60 del XX secolo, quando cominciarono gli scavi archeologici condotti da Werner Johannowsky. Negli ambulacri sono esposti reperti provenienti dagli scavi 1998-2008 e plastici ricostruttivi delle fasi del teatro.