Teatro nuovo di Mirandola
Travocial,
2016-03-01 09:42:01
2016-03-01 09:42:01
Il Teatro Nuovo inaugurato nel 1905 viene a rinnovare l'antica tradizione musicale della cittadina.
Infatti a Mirandola esisteva, anche se ormai in completo disuso, un vecchio teatro detto Greco dal nome del conte Greco che "per ovviare alla carenza di un teatro 'moderno' nella città mirandolese" aveva voluto ed ottenuto dal duca Ercole III di trasformare due saloni del castello, allora abitato dalle milizie di soldati, in edificio adatto agli spettacoli teatrali. Il teatro Greco che fu inaugurato nel 1791 e di cui si conserva il progetto originale, si può considerare una delle ultime realizzazioni teatrali avvenute nel ducato estense nel corso del Settecento" (Bondoni, in Teatri Storici): a tre ordini di palchi, con cavea a ferro di cavallo con sala decorata e ricchi apparati scenici secondo la tipica tradizione teatrale tardo settecentesca. Le vicende musicali del vecchio teatro, sebbene giunte a noi in modo frammentario, segnalano che dall'ultimo quarto del sec. XIX "quel preludio di decadenza che accomuna in questo periodo tanti teatri storici della regione e che troverà la propria conclusione quando (...) nel 1905 verrà costruito su progetto di Lorenzo Colliva il Teatro Nuovo" (Lucchi 1984, p.f 204).
Nel 1904 si decide di erigere un nuovo e più moderno teatro a gestione sociale e il comune di Mirandola risulta essere solo uno dei nuovi comproprietari avendo fornito l'area nella piazza principale della cittadina.
Nel 1905 il teatro edificato dall'ingegnere bolognese Lorenzo Colliva viene inaugurato con l'opera di Ponchielli "La Gioconda".
Lorenzo Colliva riprende il disegno della facciata che poco più di un decennio prima aveva ideato l'architetto Vincenzo Maestri per il teatro Storchi di Modena. Si tratta di due corpi agettanti separati da un corpo centrale porticato a piano terra e terrazzato al primo piano che lasciano intuire dall'esterno gli spazi di servizio per il pubblico e le dimensioni dell'ambiente che ospita la cavea arretrata e coronata da timpano.
Il soffitto della cavea è affrescato con cinque figure di donne che danzano al suono di campanelli. I palchi sono decorati con insegne dedicate ai più noti compositori intervallate da fiori e ritratti di volti femminili.
Il teatro è dotato di un ampio retropalco con sette camerini e sale di prova per il coro e per l'orchestra. Esiste un sottopalco con strutture di metallo. In tempi recenti è stato usato anche come sala di proiezione.
Analogamente ad altri teatri anche il foyer del Teatro Nuovo è stato concesso saltuariamente per mostre d'artisti contemporanei in occasione delle locali fiere.
(Caterina Spada / Lidia Bortolotti)