Teatro Bonifazio Asioli
Travocial,
2016-03-01 08:07:31
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Tra la fine del sec. XV al sec. XVI le rappresentazioni teatrali erano espressione della vita aristocratica della corte. Nel carnevale del 1554, ad esempio, fu rappresentata "una sorta di lavoro epico-encomiastico" (Il teatro [...] Asioli, 1982, s.p.) dal titolo: Gli onori della Casa di Correggio del grammatico umanista Rinaldo Corso. Quattro anni dopo lo stesso autore allestiva uno spettacolo che raccontava una Genealogia con intermezzi ispirati ai Trionfi del Petrarca. Anche il genere della commedia ebbe una certa fortuna se in una lettera di Claudia Rangone indirizzata a Francesco Gonzaga si racconta "che andrà a sentire una commedia di Zanni "(Il teatro [...] Asioli, 1982, s.p.). Per festeggiare il passaggio di Correggio a Principato, nel 1615, vengono allestiti due grandi teatri: uno in piazza e uno in un vicino bosco dove verrà rappresentata "Filli" di Scira di Guidobaldo Bonarelli.
Si ricorda inoltre che il piano terreno dell'abitazione che un tempo era stata dell'umanista Niccolò conte di Correggio detto il Postumo (1450-1508), ospitò per alcuni anni una compagnia di giovani dilettanti. I locali erano stati concessi dal duca di Modena e signore di Correggio nel 1654 dopo una prima richiesta nel 1642 e una seconda nel 1653; le sale erano situate a fianco del palazzo dei Principi, sede attuale del Teatro Comunale Bonifazio Asioli. Nel 1654 Pietro Rosa, come soprintendente alle iniziative del teatro, fa eseguire i primi lavori che proseguono ancora nel 1660.
Nello stesso anno fu rappresentata "La fida ninfa" con intermezzi in musica dell'"Erminia e Tancredi", di Torquato Tasso.
Il teatro è terminato nel 1661 e viene inaugurato nel maggio 1662 con le tre commedie "La Genovinda", "La moglie di quattro mariti", "La Rocca incantata", in onore di Alfonso d'Este. Una parte del palazzo era stata abbattuta per poter costruire un teatro in legno che ospitava novantacinque palchi distribuiti su cinque ordini con un palco ducale e la platea. Il teatro ebbe lunga esistenza perché non si ha notizia che i cittadini chiedessero al Consiglio un nuovo edificio prima del 1850 quando fu deliberato di costruire un teatro più moderno e funzionale. In quell'anno si scelse di non variare il luogo da sempre deputato e fu acquistata un'area limitrofa al vecchio teatro. L'architetto Francesco Forti disegnò e realizzò il progetto per un teatro con pianta a ferro di cavallo, con 60 palchi ordinati su tre ordini, un loggione e un palco reale. Dopo due anni, nel 1852, il nuovo teatro decorato dai pittori Capretti, Tosi e Manzini, era terminato e fu inaugurato con l'opera lirica "Lucrezia Borgia" di Gaetano Donizetti. Il teatro intitolato "Nuovo Teatro Comunale Antonio Allegri" era stato dotato di un Ridotto al primo piano e di un vasto palcoscenico ma era ancora senza facciata che verrà realizzata solo nel 1872-73, dall'ingegnere Tegani di Reggio, con colonne di marmo appartenute al palazzo ducale di Modena. "[...] il Consiglio Comunale di Correggio [...] nel 1880 votava che il teatro venisse di poi dedicato al musicista correggese Bonifazio Asioli (1769-1832) maggiore gloria musicale della città" (Finzi 1968, p.128).
Pochi anni dopo nel 1889 l'ingegnere Giuseppe Aimi dovette procedere alla ricostruzione parziale del teatro lesionato da un violento incendio e costruì un nuovo ingresso a tre aperture con frontone. Il soffitto della platea fu dipinto da Giulio Ferrari con l'aiuto di G. Ponga. I lavori terminarono solo nel 1898 in occasione dei quali fu realizzato anche un sipario di velluto rosso "splendidamente ricamato, affidato all'opera della ditta Gedeone Levi di Correggio" (Finzi 1968, p. 129). Nel corso del sec. XIX, [...] la sola istituzione "veramente ritenuta un servizio attivo e utile per la città [...] fu il Teatro: l'unico del resto, che ricevette attenzioni e finanziamenti veramente cospicui (Masoni, 1988, p.92).
Nel 1943, l'edificio fu adattato a sala cinematografica. Da quando il teatro tornò ad essere gestito dal Comune nel 1960, si apprestarono importanti restauri dal 1968 al 1973. Furono rinnovati gli stucchi e le decorazioni pittoriche e le dorature. Le strutture lignee sono state conservate ad eccezione del palcoscenico che si è preferito ricostruire in cemento con danni però all'acustica e all'elasticità della struttura.
Il teatro "Asioli" è stato chiuso nel 1991 dapprima per opere di adeguamento alle norme di sicurezza, successivamente ha subito ingenti danni a causa dei rovinosi terremoti del 1996 e del 2000. Il lungo e complesso intervento di restauro cui il teatro è stato sottoposto ha consentito sia l'adeguamento alla normativa di sicurezza che il recupero e il consolidamento antisismico. Dal novembre 2002 per l'antico e prestigioso teatro della città è iniziata una nuova stagione.
(Caterina Spada / Lidia Bortolotti)